Il Tempo

Il Tempo

La straordinaria invenzione di Hugo Cabret
Written by Libri Calzelunghe

È trascorso quasi un anno dalla nascita di Libri Calzelunghe e pensiamo sia giunto il tempo per noi di fermarci e stilare un primo bilancio. Se ci guardiamo alle spalle ed esaminiamo ciò che abbiamo fatto in questi dodici mesi, ci sembra di essere riusciti a percorrere una strada nuova. Abbiamo cercato di raccontare la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza attraverso una prospettiva allargata, approfondita, multidisciplinare, che raccogliesse le suggestioni e il pensiero critico di quattordici persone provenienti da ambiti professionali e percorsi formativi anche molto lontani tra loro.

Per portare avanti questo progetto nel modo più serio e onesto possibile, ognuno di noi ha investito tanto soprattutto in termini di tempo. Una risorsa che ci sembra, oggi più che mai, rara e preziosa. Tempo speso nella ricerca e nello studio. Tempo sottratto a un’agenda quotidiana già fitta di impegni familiari e lavorativi. Tempo impiegato per recuperare in biblioteca o nella memoria libri e tasselli di informazioni utili.

La straordinaria invenzione di Hugo Cabret

Immagine tratta da “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret”, di Brian Selznick, Mondadori

Ed è proprio intorno al tema tempo che abbiamo deciso di ragionare nel numero che ci apprestiamo a scrivere. Un tema di una vastità e di una complessità tali da consentirci stimolanti riflessioni e originali trattazioni.
Parleremo del tempo della lettura condivisa in famiglia, irrinunciabile se si vuole contagiare bambine e bambini con la passione per i libri. E del tempo che la scuola dedica alla pratica della lettura ad alta voce e alla letteratura fuori dal “calendario” canonico.
Ci soffermeremo sulla percezione del tempo da parte dei grandi e dei piccoli e sull’esigenza di un tempo vuoto e libero da attività programmate e veicolate dall’alto. Rifletteremo sull’uso del tempo, sulla sua natura e sui suoi effetti, mai completamente prevedibili.

Racconteremo il tempo lento dell’attesa e quello fugace e sfuggente del qui e ora. Guarderemo al tempo narrativo e alle storie che compiono salti fantastici avanti e indietro negli anni, per rivivere stagioni della vita indimenticabili o per riscrivere il proprio futuro. E non dimenticheremo di riflettere sul tempo, spesso doloroso, necessario per elaborare esperienze drammatiche e critiche con l’aiuto di un libro.
E infine ci auguriamo che anche voi riusciate a ritagliarvi il giusto tempo per leggerci e dialogare con noi sulla pagina Facebook della rivista, a cui vi rimandiamo per instaurare un confronto aperto e vivace a partire dagli spunti lanciati di volta in volta dagli autori di Libri Calzelunghe.

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