La fratellanza è un furto!
Quasi un anatema questa bizzarra affermazione con la quale Claude Ponti in Soeurs et frères – L’école des loisirs 2010 – avverte chi sta per diventare fratello o sorella di stare attento, di non farsi ingannare da false verità o miti, perché la fratellanza altro non è che una divisione iniqua di quelli che fino a quel momento sono stati i tuoi spazi e i tuoi affetti. E quel che è peggio è che fratelli e sorelle si diventa senza che nessuno ti chieda di poter esprimere un tuo personale parere o desiderio sull’evento che più di tutti ti cambierà la vita, l’umore quotidiano, la tua capacità di amare e di rapportarti agli altri, lo status sociale.
Perché un fratello o una sorella sono per sempre. Non si rendono e non si cambiano.
Nel suo stile inconfondibile Claude Ponti analizza quello che, fuori dagli albi illustrati, prende il nome di complesso fraterno ovvero tutto ciò che riguarda i molteplici e complessi scenari dell’essere fratelli e o sorelle: rivalità e competizione ma anche solidarietà, condivisione, alleanza e segreta complicità.
La letteratura per l’infanzia, a partire dalle fiabe, è ricca di fratelli e sorelle abbandonati nel bosco e ricondotti sani e salvi a casa grazie all’astuzia del più piccolo, solidali contro streghe cattive, impegnati a trovare una moglie per papà e determinati ad avere una nuova mamma, sorelle grandi piccole mammine per squadre di fratelli scalmanati e via divendo.
Anche noi di Libricalzelunghe vogliamo provare a dire la nostra su questo discusso, appassionante e interessantissimo argomento, perché siamo fratelli e sorelle a nostra volta, ma anche unici e perché abbiamo anche noi qualche sassolino da toglierci a riguardo. E lo faremo a partire dai fratelli negli albi illustrati, a quando perfetti alieni arrivano a riempire la casa di urla e gorgheggi; guardando ai fratelli nelle fiabe, a quelli nella letteratura per ragazzi; ai fratelli nel teatro e nelle famiglie d’arte. Scriveremo di giochi e di solletico; di parole ma anche di silenzi; di fratelli uguali e da difendere. Ma anche di figli unici che di fratelli non ne hanno e che, come sostiene Ponti, possono essere sorelle o fratelli di sangue di chiunque da loro scelto.
PS: “Le sorelle e i fratelli desiderati sono inclassificabili. Dai dati a nostra conoscenza sinora sulla sorellafratellanza non se ne hanno sufficienti notizie” Claude Ponti.