
Una scultura di Guy Laramee, dalla serie dei suoi paesaggi dentro i libri. http://www.guylaramee.com
Una delle caratteristiche della lettura, della buona lettura, è di essere immersiva: vale a dire che quando leggiamo qualcosa che ci appassiona, che ci pare significativo, ci caliamo dentro i mondi proposti dal libro. Ci appaiono così vividi che ci pare di abitarli, anche per poco, anche da lontano.
Poi, dentro il libro, ci capita magari anche di vedere qualcosa o qualcuno: ci succede di trovare un luogo dove rifugiarsi, o di fare amicizia con un personaggio fantastico; ci succede di sentire un autore che ci conosce così bene da prenderci per mano; e, ancora, ci capita di incontrare qualcuno perché ha letto ciò che abbiamo letto noi con il nostro stesso trasporto.
La lettura è un atto solitario, intimo: però apre anche dei luoghi che noi viviamo in maniera assolutamente poco solitaria, così sociale da fare amicizia, da appassionarsi, da sentirsi fratelli e sorelle, tra noi e con un personaggio o un autore.
Dentro i libri è possibile incontrarsi, conoscersi e riconoscersi.
“Incontrarsi dentro un libro”, allora: parliamo di libri in cui capita un incontro, parliamo di modi di promuovere la lettura, parliamo di incontri tra lettori, parliamo di libri in cui rifugiarsi e di modi in cui il libro invoglia a entrare dentro.
Da qui ripartiamo.