Quando si parla di libri per bambini sensoriali generalmente si pensa alle prime esperienze tattili che i più piccoli hanno con le pagine. Libri morbidi, in stoffa, da strizzare, manipolare, assaggiare, che si possono “leggere” con tutto il corpo e che, seppur stropicciati o maltrattati, non nuocciono. O libri di cartone resistente che riservano delle sorprese da toccare: buchi in cui introdurre i polpastrelli, alette da sollevare e riabbassare, tasselli da far scorrere, inserti sporgenti di materiali diversi che rappresentano una calamita per le manine esploratrici.
L’albo che vi racconto oggi, invece, rientra in una tipologia diversa di libro sensoriale. Innanzitutto perché non è destinato ai bimbi sotto ai due-tre anni di età e non ha la funzione del “classico” oggetto-libro da manipolare per prendere confidenza con il mondo della lettura e i suoi meccanismi.
Questo sorprendente albo che travalica i confini delle pagine e celebra la ricchezza della natura si può ascrivere a mio avviso nella categoria dei libri sensoriali evoluti. Quelli che risvegliano i sensi del lettore in una maniera ampia e totalizzante. E che non hanno bisogno di una porzione di stoffa fra le pagine o di un tassello ruvido inserito a regola d’arte per richiamare una sensazione forte e persistente.
Green, di Laura Vaccaro Seeger, autrice statunitense “regina del concept book”, due volte vincitrice del Caldecot Honor, è un albo da toccare, certo. Ma è anche molto di più. È la celebrazione artistica di un colore, il verde, e delle tante sfumature che ne esistono in natura. È una narrazione poetica in cui ognuno di noi è invitato a superare il confine della pagina e a compiere un viaggio nella sua immaginazione, abbandonandosi alle sensazioni attivate durante la lettura.
Il verde scuro e denso di una foresta, come quella riccamente illustrata nelle prime pagine, dove si scorgono due foglioline che bucano la carta e che, nella facciata successiva diventano gli esili contorni di due pesci nelle profondità acquatiche.
Verde è anche il mare, sea green recita il testo che sovrasta la grande tartaruga in lenta risalita, intendendo un verde diverso, meno ombroso e che si apre al blu. Dal colore luminoso del mare si passa a quello aspro e pungente del lime: il collegamento è dato dai fori che mostrano le bollicine d’acqua, trasformate nella pagina seguente in piccole imperfezioni sulla scorza del frutto.
Ogni taglio e buco nelle pagine connette un tipo di verde all’altro, come se fossero finestre da cui scorgere mondi differenti. L’autrice passa così in rassegna una varietà di verdi significativi che appartengono a soggetti tra loro antitetici (verde pisello, verde giungla, verde geco, verde felce ecc.), e lo fa usando pennellate generose e lussureggianti su sfondi strutturati, che comunicano con intensità le qualità delle cose e degli animali raffigurati. Quei verdi si percepiscono distintamente, si sentono, escono dalla dimensione piatta del libro per trasportarci in quella tridimensionale della vita vera.
Eccola la realtà, in tutte le sue sfaccettature, che freme e scalpita. Grazie all’opera raffinata e di alto valore artistico di Laura Seeger ne avvertiamo l’energia, la pienezza, i contrasti, il sapore, il colore, appunto.
L’impiego dei tagli e delle aperture nelle pagine è elegante e “teatrale”, uno spettacolo a cui assistere meravigliati e che preannuncia, a ogni giro di pagina, un cambio di scena rilevante.
Abbiamo verdi lenti e verdi ondulati, verdi sbiaditi e verdi abbaglianti, verdi freddi e verdi notturni, verdi sfumati come le chiome spettinate degli alberi e verdi carichi di speranza e aspettativa, come quelli di un germoglio appena nato.
Quanti significati, anche culturali, racchiude la parola “verde”? Se siamo in attesa di fronte a un semaforo, quel verde è desiderio e attesa, unico lasciapassare per il nostro cammino interrotto – Never green – Se il bianco della neve copre tutto – no green – allora dobbiamo aspettare che torni la primavera – forever green. Le uniche due pagine prive di testo sono quelle che mostrano un ragazzo ricurvo impegnato a mettere nella terra una piantina. Il verde più importante, quello generatore di vita e quello da cui tutti noi dipendiamo. Un’immagine potente che non richiede parole.
Ringrazio Laura Anfuso per avermi fatto conoscere questo capolavoro.
Green, Laura Vaccaro Seeger, Roaring Brook Press, 2012
Un booktrailer intrigante per una lettura immersiva del libro: https://www.youtube.com/watch?v=lVQeY8bodYs